luglio 2018
BOYAN SLAT ED IL SUO SISTEMA PER PULIRE GLI OCEANI
foto

Boyan Slat è nato a Delft nel 1994 ed è un inventore ed imprenditore olandese che ha abbandonato gli studi in ingegneria aerospaziale alla TU Delft, per dedicare tutto il suo tempo allo sviluppo della sua idea di pulizia dei mari..
All'età di 16 anni si trovò di fronte a più plastica che pesci mentre faceva un'immersione subacquea in Grecia. Slat decise così di dedicare un progetto di liceo per approfondire la questione dell'inquinamento causato dalla plastica negli oceani e sul perché fosse ritenuto impossibile da ripulire.

Riuscì poi a ideare un metodo per costruire un sistema passivo usando la circolazione delle correnti oceaniche a suo vantaggio, che presentò ad una conferenza sull’ambiente a Delft nel 2012.
Nel 2013, a 18 anni Slat ha fondato l'ente non-profit The Ocean Cleanup", di cui è ora amministratore delegato.
La missione di The Ocean Cleanup è di sviluppare tecnologie avanzate per eliminare la plastica dagli oceani del mondo . Dopo la sua creazione, The Ocean Cleanup è riuscita a raccogliere 2.2 milioni di dollari attraverso una campagna dicrownfunding con l'aiuto di 38000 donatori di 160 Paesi.

Dalla sua creazione, The Ocean Cleanup ha raccolto 31.5 milioni di dollari in donazioni da imprenditori in Europa ed a Slicon Valley.
Con la creazione di nuovi modelli, Boyan Slat stima che metà della grande isola di plastica nel pacifico, nota come Pacific Trash Vortex sarà dimezzata entro i prossimi 5 anni, a costi minimi.
Il progetto inizierà con uno dei sistemi a metà del 2018 e farà progressivamente uso di sistemi addizionali fino a raggiungere le sue potenzialità complete entro il 2020.

Il momento è giunto. Tra poche settimane l’Ocean Array Cleanup salperà da San Francisco diretto verso il Pacific Trash Vortex, che è situato tra la California e le Hawaii.
I bracci dell’Ocean Array Cleanup sono fissati ad ancore che galleggiano in profondità. Ciò consente loro di muoversi lentamente, ma non al punto da impedire loro di svolgere il lavoro di pulizia.

Ciò avviene usando le correnti del mare, si sfrutterà così lo stesso fenomeno che ha creato la grande isola di materie plastiche: una lunga linea di barriere galleggianti spingerà le plastiche galleggianti verso apposite piattaforme, predisposte per raccoglierle. Qui resteranno in attesa di un mezzo che periodicamente le raccoglierà per portarle via verso lo smaltimento.
L’obiettivo di Boyan Slat è di raccogliere circa 5mila chili di plastica durante il primo mese di funzionamento e di smaltire, entro cinque anni, almeno la metà del Pacific Trash Vortex.

Irrisorio l’impatto ambietale visto che non si userà energia, se non quella prodotta dalle correnti marine e ciò senza creare danni alla fauna marina.
Se tutti questi obiettivi saranno ottenuti il progetto potrà essre esteso installando piattaforme galleggianti in ogni parte dela pianeta.


Fonti: Lifegate, wikipedia.
Sergio Saladini

 
stampa articolo
Politica dei Cookie       -       Design & Animation: Filippo Vezzali - HTML & DB programming: Alain Franzoni