EMILY ZAMOURKA La stampa internazionale si è di recente interessata al caso di Emily Zamourka una homeless di 52 anni, musicista e cantante, finita a vivere sule strade di Los Angeles. Tutto nasce da un video girato da un poliziotto e messo in rete accompagnato da queste parole: “Quattro milioni di persone chiamano Los Angeles casa. Quattro milioni di storie. Quattro milioni di voci … a volte basta solo fermarsi ad ascoltarne una per sentire qualcosa di bello”. Nel breve video si vede la bionda homeless cantare l’aria “o mio babbino caro” tratta dal Gianni Schicchi di Puccini, all’interno della metropolitana di Los Angeles. Tutti i suoi averi contenuti in un carrello, ma l’immagine complessiva è quella di una dignità povera: capelli ben raccolti, abito dimesso, ma elegante. Il video, divenuto in poco tempo virale , ha fatto il giro del mondo e qui ve lo riproponiamo. [youtube1] Abbiamo deciso di approfondire questo caso anche per le tante tematiche sociali che esso racchiude. Si è saputo che Emily Zamourka è stata costretta a vivere in strada dopo essere stata colpita da gravi problemi di salute (un cancro) e non avere potuto sostenere i costi della sanità americana, oltre a quelli del vivere e risiedere. Immigrata dalla Russia negli USA circa 25 anni fa, Emily Zamourka è una violinista e pianista che ha sempre vissuto impartendo lezioni di musica e suonando. La donna viveva negli stati del Missouri e di Washington fino a quando nel 2005 la sua salute non peggiorò a causa di problemi al pancreas e al fegato, quindi dovette essere ricoverata in ospedale. Come si è detto la malattia che l’ha colpìta, con il conseguente stato di povertà, la fece scivolare lentamente verso l’indigenza. Senza soldi fu sfrattata e costretta a vivere in strada o in ricoveri provvisori. Ha resistito suonando il violino per la strada, ma la sfortuna l’ha nuovamente colpita quando un vandalo le ha strappato di mano il violino, che tra l’altro aveva un elevato valore e glielo ha distrutto. [youtube2] Ciò accadeva due anni fa, da allora Emily non si è lasciata andare alla disperazione ed è riuscita a sopravvivere cantando romanze ed arie classiche per le strade di Los Angeles. Dopo la pubblicazione di quel video la sua vita è cambiata, i social l’hanno proiettata nel mondo della notorietà ed il mistero che accompagnava quella homeless si è diradato mostrando la sua storia a tutto il mondo. Una volta tanto la potenza dei social non ha prodotto fake news ed odio, ma ha consentito di conoscere e di poter aiutare. La stampa americana dice che è arrivata la proposta di un contratto musicale con il produttore candidato ai Grammy, Joel Diamond , con l’idea di creare un album di musica classica intitolato Paradise, da realizzare con l’etichetta di Diamond, la Silver Blue Records. Non si sa se Emily accetterà, per intanto la polizia di Los Angeles le ha ragalato un nuovo violino e fioccano gli inviti a parteciapre a feste popolari come nel caso della recente festa di Little Italy, dove si è esibita riproponendo, tra l’altro, l’aria che l’ha resa famosa. [img1ce] La prima cosa che ha voluto fare è stata quella di ringraziare l'agente di polizia Fraser che ha registrato il video nella metropolitana. Non sappiamo come finirà questa storia, di certo la vita le ha dato una ulteriore possibilità, ora starà a lei decidere che fare nel futuro, quando i riflettori si saranno spenti. Crediamo sia interessante per tutti inquadrare l’aria che le ha consentito questo riscatto nell’ambito dell’opera di Puccini. Gianni Schicchi Nel 1299 Gianni Schicchi famoso in tutta Firenze per il suo spirito acuto e perspicace, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco mercante appena spirato, perché escogiti un mezzo ingegnoso per salvarli da un'incresciosa situazione: il loro congiunto ha infatti lasciato in eredità i propri beni al vicino convento di frati, senza disporre nulla in favore dei suoi parenti. Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui, uomo della «gente nova». Ma le preghiere della figlia Lauretta (con la romanza “o mio babbino caro”), innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Buoso Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi ed a escogitare un piano, che si tramuterà successivamente in beffa. Dato che nessuno è ancora a conoscenza della dipartita, ordina che il cadavere di Buoso venga trasportato nella stanza attigua in modo da potersi lui stesso infilare sotto le coltri e dal letto del defunto, contraffacendone la voce, dettare al notaio le ultime volontà. Così infatti avviene, non senza che Schicchi abbia preventivamente assicurato i parenti circa l'intenzione di rispettare i desideri di ciascuno, tenendo comunque a ricordare il rigore della legge, che condanna all’esilio e al taglio della mano non solo chi si sostituisce ad altri in testamenti e lasciti, ma anche i suoi complici. Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontà e quando dichiara di lasciare i beni più preziosi – la «migliore mula di Toscana», l'ambita casa di Firenze e i mulini di Signa – al suo «caro, devoto, affezionato amico Gianni Schicchi», i parenti esplodono in urla furibonde. Ma il finto Buoso li mette a tacere canterellando il motivo dell'esilio e infine li caccia dalla casa, divenuta di sua esclusiva proprietà. (da Gianni Schicchi di Giacomo Puccini) O mio babbino caro, mi piace è bello, bello; vo'andare in Porta Rossa a comperar l'anello! Sì, sì, ci voglio andare! e se l'amassi indarno, andrei sul Ponte Vecchio, ma per buttarmi in Arno! Mi struggo e mi tormento! O Dio, vorrei morir! Babbo, pietà, pietà! Emily alla festa di Little Italy. [youtube3] Fonti: Cronistadigital, Alatteia, Youtube, esticanzoni, wikipedia. Meloman
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