L’UMARELL - 2
Va bene Giovanni adesso andiamo a prenderci il caffè se si può al banco perché andar fuori con la tazzina in mano mi fa girare le balle fra poco finisce questa menata della pandemia così potremo fare ancamò dei progetti per il futuro lo se che tu dici che siamo vecchi sarai tu che non ti tira più io invece penso avanti guardo tutta questa bella roba che ci passa davanti con l’aria che sono da sole e io potrei consolarle farci compagnia non si deve ragionare come i politici che noi ce li votiamo per un futuro luminoso no il sol dell’avvenire è troppo però una lucina là in fondo dovremmo averla va bene che tu non parli più con tua moglie e i figli devi invitarli in pizzeria per vederli ma magari per i nipoti madonna mia cosa ci lasciamo a loro con quei pirla lì che abbiamo mandato a roma che pensano solo alla dichiarazione per il tg fissi davanti alla telecamera basta l’operatore da solo niente giornalista che domande non gliele puoi più fare se la fai si girano e vanno via che se non è scritto sul bigliettino preparato dall’assistente che ha fatto le superiori c’ha paura di sbagliare il congiuntivo e così la televisione fa la marchetta e manda in onda 10 parole confuse e il suo l’ha fatto si vede che hanno tanta paura delle elezioni che vanno in giro col pannolino studiano i sondaggi senza capire una mazza che se guardano i mesi indietro si confondono e alura progetti nisba ma non siamo solo qui anca negli stati grandi pensano a 4/5 anni e dopo di me il diluvio diceva un re di francia sono rimasti quelli strani a pechino con un sistema che l’è un mistero come facciano comunismo capitalistico lo chiamano come dire un ermafrodita dai Giovanni quelli che c’hanno tutto là sotto quelli sì che fanno progetti mica copiano e cuciono le scarpe da tennis solamente c’hanno la tecnologia, satelliti e comprano le terre in africa milioni e milioni di ettari per quando la terra in cina non basterà più daranno una spinta ai neri che un po’ cadrà in mare e un po’ arriverà in europa e un po’ in america senza dire una parola mentre loro col sorriso, a passettini ci sposteranno che finiremo nella manica che jonshon ci spara col mitra o nel mar baltico che crepi di freddo subito ma adesso torniamo al cantiere che senza di noi chissà che casini il nostro progetto invece arriva a cercare una pensione al mare in aprile che respiri lo iodio e un’umidità pazzesca e ti vengono dei reumatismi che stavi meglio prima allora ti fanno camminare e hai lasciato a casa le scarpe da jogging non ce le hai ma non importa basta dirlo che hai le five fingers della vibram che fa figo come nient’altro allora non c’hai voglia di pensare ai progetti pensi se ti è arrivata a casa la bolletta che quei disgraziati ti dicono che se non paghi subito ti lasciano senza la luce e come faccio coi porno senza internet devi usarlo per forza ma guarda quello con la benna come se si mettesse la sciarpa al collo ancora un po’ e tira giù l’angolo della casa meglio mettere 10 cinesi che un pancione con lo scavatore fanno in silenzio svelti svelti la terra la portano via con le mani fino al loro carretto e non ti devi preoccupare delle pratiche della discarica che il carretto parte torna vuoto e non saprai mai dove è andata la terra ma se fra qualche anno saranno qui in tanti li dovrai cercare non nel ristorante cinese ma all’hilton in quei posti là perché noi ci saremo venduti anche le chiappe e arriveranno coi soldi tu che sei un democristo finirai per venderci anche la tua anima
Folco de Polzer