marzo 2023
SCOPERTO UN FILTRO PER INTERCETTARE LE MICROPLASTICHE IN ACQUA
Molte volte ci siamo occupati delle microplastiche presenti nei nostri oceani ed abbiamo citato studi che hanno segnalato come questi minuscoli nemici, risalendo la catena alimentare sono stati scoperti persino all’interno del sangue umano.

Si veda a questo proposito un interessante articolo riportato da rinnovabili.it il 25 marzo 2022.

Il lavoro citato è quello, guidato dall’ecotossicologa Heather Leslie e dalla chimica analitica Marja Lamoree, che ha individuato cinque diversi polimeri nel circolo sanguigno.

Il campione di riferimento ha riscontrato la presenza di minuscoli frammenti di plastica in tre quarti dei soggetti presi in esame. (Il campione era formato da 22 donatori anonimi di plasma).

“Nel dettaglio la concentrazione complessiva di microparticelle nei 22 donatori è stata in media di 1,6 µg/ml. Una quantità, spiegano gli scienziati, paragonabile a un cucchiaino di plastica in 1.000 litri di acqua. PET, polietilene e polimeri di stirene, i polimeri più diffusi nei campioni di sangue, seguiti dal polimetil-metacrilato). “

Sino ad oggi i tanti studi relativi a metodi e strumenti per contrastare la loro presenza e diffusione non avevano portato a risultati significativi, a causa della dimensione dell’inquinante e della difficoltà ad intercettarlo in acqua.

Proprio in queste settimane fonti internazionali, un numero elevato di siti a contenuto scientifico ed un articolo di E.M.Corno sul Corriere della sera hanno dato risalto ad una importante notizia
Un gruppo di ricerca del DGIST(Daegu Gyeongbuk Institute of Science and Technology) della Coera del Sud, ha sviluppato un polimero poroso con proprietà fototermiche in grado di assorbire e rimuovere rapidamente le microplastiche ed anche i contaminanti COV (composti organici volatili) presenti nell’acqua.

Lo strumento ideato e realizzato è un filtro, composto da un polimero poroso sintetizzato (Covalent Triazine Framework), dotato di elevate prestazioni di assorbimento e proprietà fototermiche.
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Ulteriore caratteristica è quella che tale filtro può essere riutilizzato più volte senza che perda le sue proprietà.

E’ stato dichiarato che tale filtro è in grado di eliminare oltre il 99.9% delle microplastiche e degli agenti contaminanti ad altissima velocità, in un tempo brevissimo: solo 10 secondi.

Inoltre, i ricercatori hanno dichiarato di avere realizzato una ulteriore versione del polimero capace di assorbire la luce solare, convertirla in calore ed impiegarla per eliminare altri elementi inquinanti,(i COV), con un’efficienza di circa il 98%.

La efficienza di questo secondo sistema è del 98% mentre il prototipo che unisce i due tipi di polimeri è stato in grado di rimuovere oltre il 99% di entrambi i tipi di inquinanti.
Ad ora il filtro non è ancora disponibile in commercio, ma si sta lavorando per renderlo fruibile a tutti.

Il professor Park Chi-Young, principale autore dello studio, ha dichiarato che “– Quella che abbiamo sviluppato è un’esclusiva tecnologia di purificazione dell’acqua con la più alta efficienza di purificazione al mondo, che rimuove oltre il 99.9% delle microplastiche fenoliche e degli inquinanti COV dall’acqua ad altissima velocità. Crediamo che sia una tecnologia universale ed economica in grado di purificare l’acqua contaminata e fornire acqua potabile anche in aree del mondo in cui manca." (Greenme).


Fonti:
Corriere della Sera.it 17 gennaio 2023,
Greenme.it ,
mezzopieno.org,
wow.area.pi.cnr.it ,
Science Direct,
DGIST(Daegu Gyeongbuk Institute of Science and Technology) ,
ecoo.it,
equologia.com,
Rinnovabili,it

Sergio Saladini

 
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