CASA PASSIVA In questi mesi in molti si sono avvalsi delle possibilità offerte dal Superbonus 110, ovvero della agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), “che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici”. Tra gli interventi agevolati rientrava anche l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Isolamento termico attraverso cappotti termici, doppi vetri; pompe di calore, generatori termici ad alta efficienza, sistemi di accumulo energetico, impianti solari termici, impianti fotovoltaici, conferimenti in rete delle energie non sfruttate. Questi i principali interventi con tutti gli oneri a carico dello Stato. Per molti è stato una occasione per migliorare l’efficienza ed il risparmio energetico del proprio immobile, anche se è opportuno ricordare che tale iniziativa era anche indirizzata ad un settore che altrimenti sarebbe caduto in grave crisi. Per quanti ne hanno goduto è stato compiuto un grande passo verso il traguardo della “casa passiva”, o comunque se ne sono di molto avvicinati. Ma cosa è la casa passiva? Casa passiva o edificio passivo è un edificio che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e raffrescamento ambientale interno ricorrendo a dispositivi passivi ovvero non utilizzando alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", quali caldaia, termosifoni o sistemi analoghi. È detta "passiva" perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda. L'architettura passiva è dunque una architettura che copre, con una serie di dispositivi passivi, la maggior quota dei fabbisogni energetici degli edifici attraverso flussi di caldo e freddo tratti dall'ambiente esterno. Poiché in qualunque stagione il freddo e il caldo all'esterno non sono sempre disponibili quando utili, si avvale di "masse di accumulo termico", cioè quantità di materiali con elevata capacità termica (= calore specifico x massa). Dato che i materiali edili presentano calori specifici poco diversi tra di loro (circa ±20% intorno al valore medio), per ottenere efficaci accumuli termici fa ricorso a materiali tradizionali pesanti (es. pietra, calcestruzzo, laterizio) al legno o a materiali di nuova concezione (es. PCM-phase change materials), in rari casi anche a serbatoi d'acqua. Tali materiali dovranno essere esposti all'ambiente interno per svolgere al meglio la loro funzione di accumulo e rilascio del calore e del fresco, o al più separati da esso a mezzo di strati di materiali fortemente conduttivi il calore e completamente aderenti ad essi. È per questa ragione che negli edifici "leggeri" si usano contropareti in argilla cruda o cotta, o rivestimenti con le più costose lastre caricate con materiali a cambiamento di fase per implementarne le capacità di accumulo termico interno. Edifici passivi possono essere realizzati in ogni materiale di costruzione: legno strutturale, mattone, cemento armato. Per raffrescare si dispone di macchine che richiedono normalmente, a parità di energia termica trattata, una maggior quantità di energia primaria rispetto alle macchine per riscaldamento. Per tale ragione un dispositivo per raffrescamento è definito passivo anche se ha bisogno di pompe, ventilatori o altri apparecchi ausiliari, purché non faccia ricorso a cicli frigoriferi. L'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è tipicamente fornita con sistemi non convenzionali (es. pannelli solari fotovoltaici, pannelli solari termici o pompa di calore per riscaldare l'aria dell'impianto di ventilazione controllata a recupero energetico). Molte interessanti informazioni sono ottenibili dall’articolo di Danilo Gaglione della agenzia Jedanews o direttamente nel sito di suedtirolhaus.it, azienda leader nella costruzione di case in legno. [img1ce] A tale proposito si ricorda che Il legno presenta numerosi vantaggi rispetto alla costruzione tradizionale. Il legno è forte, flessibile e quindi anche antisismico, irradia calore e comfort e garantisce inoltre un clima interno sano. Garantisce isolamento termico con temperature appropriate sia in estate che in inverno, è costituito da una materia ecologica e rinnovabile, inoltre è CO2-neutrale e riutilizzabile. Ultimo, ma non ultimo, Il legno è economico. Da ricordare che anche abitazioni tradizionali possono essere trasformate in case passive come descritto nel filmato che segue di RV Consulting Design riportato da People for Planet. [youtube1] Fonti: Wikipedia, jedanews.com, suedtirolhause.it, Youtube, agenzia delle entrate.gov. Sergio Saladini
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